Salve, strambo estraneo!
In questo non-luogo puoi trovare pezzi unici, creati con ago, filo e materiali recuperati.
Oggetti che custodiscono storie di memoria e trasformazione, diversi dalla mia produzione artistica vera e propria, pensati non per i collezionisti, ma per abitare le case comuni, per essere compagni silenziosi della vita quotidiana.
Qui l’arte si intreccia con la semplicità, con gesti lenti e materiali che hanno già vissuto.
È un invito a portare con sé piccoli frammenti di bellezza accessibile, segni imperfetti e vitali che appartengono tanto al passato quanto al presente. E mentre gli oggetti trovano le loro case, le rotte restano tracciate in un Diario di bordo: parole che scorrono come correnti, mappe intime di ciò che ancora si muove sotto la superficie.
























